• Sono state descritte differenti forme cliniche: ginecomastia vera, in cui si ha ipertrofia della componente ghiandolare, e pseudoginecomastia, in cui si ha ipertrofia del tessuto adiposo mammario senza un reale aumento di dimensioni della componente ghiandolare e forme miste.

    La ginecomastia ha un’eziologia multifattoriale: può presentarsi per cause sconosciute (forme idiopatiche), oppure può essere secondaria ad assunzione di farmaci od ormoni.

    Inoltre, può essere secondaria a obesità o patologie neoplastiche, oppure può presentarsi come manifestazione clinica di alcune sindromi genetiche (S. di Klinefelter).

  • Gli interventi chirurgici che consentono la correzione della ginecomastia possono essere eseguiti senza alcun limite di età, solo dopo avere chiarito ed eventualmente corretto le cause scatenanti la patologia.

    La visita chirurgica preoperatoria rappresenta, come sempre, un momento fondamentale in quanto bisognerà valutare le aspettative del paziente e confrontarle con le reali potenzialità dell’intervento chirurgico. Non solo, bisognerà anche valutare insieme tutte le tecniche chirurgiche a disposizione, scegliendo quella migliore per ogni singolo caso. Allo stesso tempo saranno eseguite fotografie e video preoperatori.

    Infine, sarà necessario capire se si tratta di una ginecomastia vera, cioè dovuta ad ipertrofia ghiandolare, o di una forma mista o di pseudoginecomastia, cioè secondaria a ipertrofia del tessuto adiposo sottocutaneo mammario.

    Prima dell’intervento di ginecomastia è necessario eseguire una doccia antisettica per minimizzare il rischio di infezioni nel postoperatorio ed eseguire la completa epilazione della regione toracica ed ascellare.

    Fumo e farmaci: il fumo di sigaretta va sospeso almeno un mese prima dell’intervento chirurgico, anche l’assunzione di farmaci antinfiammatori ed anticoagulanti va sospesa, sotto parere medico, almeno due settimane prima dell’operazione, per ridurre al minimo il rischio di sanguinamento postoperatorio.

    Prima dell’intervento chirurgico, inoltre, è necessario eseguire una corretta valutazione delle possibili cause che hanno determinato la comparsa di questa patologia, pertanto, il paziente dovrà sottoporsi a esami di laboratorio per valutare il suo assetto ormonale, dovrà poi eseguire una ecografia mammaria e una ecografia testicolare per escludere la concomitante presenza di patologie neoplastiche.

  • Nelle forme di ginecomastia di grado lieve, a componente prevalentemente ghiandolare, si esegue un accesso emiperiareolare inferiore e si asporta il bottone ghiandolare in eccesso. Nelle forme di grado moderato a componente mista si procede in una prima fase a una liposuzione in regione toracica per rimuovere l’eccesso di tessuto adiposo, successivamente si asporta la quota ghiandolare residua e la cute in eccesso, attraverso un’incisione periareolare.
    Nelle forme di ginecomastia severa, infine, è necessario eseguire una vera e propria mastectomia per ridurre tutte le componenti in eccesso.
    Pertanto gli esiti cicatriziali saranno variabili a seconda della gravità del quadro clinico riscontrato, essendo localizzati solo intorno all’areola nei casi più lievi oppure avendo una forma lineare, ad omega oppure a t invertita nei casi con severo eccesso cutaneo.

    I risultati relativi all’operazione riguardano la riduzione dell’eccesso ghiandolare, cutaneo e adiposo così come il recupero di un aspetto tonico in corrispondenza della regione pettorale e toracica.

    Gli interventi chirurgici che permettono di correggere la ginecomastia devono essere eseguiti da professionisti specialisti in chirurgia plastica e con vasta esperienza nel settore, all’interno di strutture sanitarie in grado di garantire elevatissimi standard di sicurezza.
    Le complicanze generiche ad essi associate sono rappresentate da: ematomi, sieromi cicatrici patologiche.
    Le complicanze specifiche, invece, sono rappresentate da: necrosi del capezzolo, che può verificarsi qualora l’intervento non venisse eseguito da mani esperte e nella maniera più corretta, risultati estetici insoddisfacenti dovuti a correzione eccessiva o insufficiente.

  • durata dell'intervento 2 ore
  • tipo di anestesia generale
  • livello di dolore
  • costo dell'operazione
  • decorso post-operatorio Riposo 3-4 giorni. Attività sportiva e guida dopo 2 settimane. Fascia toracica elasto compressiva per 1 mese.