Il seno cadente e svuotato è un processo naturale che inizia intorno ai 40 anni, ma in alcuni casi il processo può essere indotto precocemente, anche intorno ai 20 anni, con la comparsa delle prime smagliature.
Generalmente, le cause più comuni che inducono ad avere il seno cadente e svuotato possono essere:

  • Dieta errata
  • Gravidanza
  • Allattamento
  • Menopausa

La maggior parte delle donne ricorrono alla chirurgia estetica al seno, attraverso un intervento di mastoplastica additiva o ricorrendo alla mastopessi.

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Mastopessi per un seno svuotato

La mastopessi è nota come una tecnica di lifting al seno ed è un intervento molto richiesto in chirurgia estetica. Questo intervento è indicato per le donne che desiderano risollevare un seno cadente o per chi vuole ridurre la forma e le dimensioni dell'areola.

Il lifting al seno è un intervento poco doloroso e molto sicuro, solitamente di esegue in day-hospital ed è caratterizzato da una rapida fase post-operatoria.

L’intervento di mastopessi è particolarmente indicato a tutte le donne il cui seno ha perso la forma e il volume a causa di una gravidanza, dell’allattamento o per il naturale invecchiamento.

L'intervento ha una durata variabile, da un'ora e mezzo a tre ore circa, e necessita di un totale riposo post-operatorio per almeno 48 ore. Nei primi due giorni, infatti, è possibile avere gonfiore e potrebbero apparire ecchimosi intorno alla regione trattata.

Dal terzo giorno è possibile svolgere una vita normale ma è importante evitare di svolgere attività faticose ed evitare l’esposizione al sole, la sauna e i bagni turchi. Dalla terza settimana è possibile riprendere l’attività sportiva.

È importante contattare il chirurgo plastico in caso di infezioni, sanguinamento, cicatrici cheloidee ed alterazioni della sensibilità dell’areola o del capezzolo.

Non esistono limiti di età per sottoporsi alla mastopessi ma generalmente i chirurghi consigliano di aspettare il completo sviluppo del seno e consigliano alle donne che stanno pianificando una futura gravidanza di rimandare ad un periodo post-allattamento, in quanto la gravidanza provoca uno stiramento della cute non indifferente.

Riempimento del seno svuotato: cos'è il lipofilling al seno?

Il lipofilling al seno si effettua mediante un innesto di tessuto autologo attuato tramite l’infiltrazione di grasso prelevato da altre parti del corpo del paziente. Il tessuto grasso viene aspirato in parti dove è presente in eccesso e viene iniettato nell’area trattata.

La tecnica del lipofilling è indicata per le piccole correzioni che necessitano di infiltrazioni di piccole quantità di grasso in tessuti ben vascolarizzati, non è indicato per innesti di grandi quantità.

L’intervento di lipofilling al seno si effettua tramite 3 passaggi principali:

  • Fase preliminare: si effettua un’accurata visita specialistica dove il chirurgo si confronta con le aspettative del paziente ed analizza i difetti del seno da correggere, come il seno svuotato, piccolo o cadente. In base all’analisi dei difetti, il paziente verrà a conoscenza della tecnica da utilizzare per ottenere un risultato perfetto e il chirurgo illustrerà al paziente tutte le risposte a dubbi e domande.
  • Fase pre-operatoria: si effettuano tutti gli esami medici di routine per verificare l’idoneità del paziente all’intervento. Verrà preparata una cartella clinica dove si annotano eventuali terapie in atto, allergie, le patologie pregresse e così via.
  • Fase operatoria: si effettua l’anestesia del paziente e si procede a prelevare il grasso dalle zone dove è presente in eccesso come, ad esempio, fianchi o addome. Successivamente, si inserisce il grasso nella regione mammaria fino a quando non si ottiene il risultato desiderato.
seno svuotato

Quando scegliere la mastoplastica additiva per il seno svuotato

La mastoplastica additiva è un intervento chirurgico effettuato per aumentare le dimensioni del seno o per cambiarne la forma. Si tratta di una procedura chirurgica molto popolare e prevede l’inserimento di protesi all’interno del seno.

La mastoplastica additiva è una delle tecniche da poter effettuare quando il proprio seno è svuotato e, al fine di riempire adeguatamente la mammella, i chirurghi consigliano l’utilizzo di protesi rotonde con una forma sferica. Questi impianti aiutano a riempire il seno, in particolar modo quando bisogna effettuare un riempimento del polo superiore del seno nelle donne che hanno avuto una gravidanza.

Quando lo svuotamento è poco evidente, invece, è possibile utilizzare anche le protesi mammarie ergonomiche, che assumono una forma semisferica quando la donna è in posizione supina oppure una forma a goccia quando la donna è in posizione eretta.

Nessun timore comunque, il vostro chirurgo plastico di fiducia vi aiuterà nella scelta delle protesi al seno migliori per le vostre esigenze.

La mastoplastica additiva ha una durata di circa 40 minuti e viene eseguita in anestesia generale, in regime di day hospital.

Durante l’intervento il chirurgo effettua una breve incisione nel solco sotto il seno e due tasche, una al di sopra ed una al di sotto del muscolo pettorale. Successivamente si inserisce la protesi e la si centra dietro il capezzolo.

Durante la fase post-operatoria, è possibile che si presenti un dolore moderato per i primi tre giorni e una sensazione di peso sul torace. Il gonfiore può durare fino a due settimane dopo l’intervento chirurgico e potrebbe essere seguito da una sensazione di fastidio.

Generalmente è possibile tornare a lavoro dopo una settimana ma è importante evitare qualsiasi attività fisicamente impegnativa per almeno tre settimane.