Addominoplastica

Come sempre la visita chirurgica preoperatoria rappresenta un momento fondamentale, in quanto è il momento in cui bisognerà valutare le aspettative del paziente e confrontarle con le reali potenzialità dell’intervento chirurgico. Inoltre, bisognerà illustrare al paziente tutte le tecniche chirurgiche a disposizione, scegliendo insieme la tecnica migliore per ogni singolo caso clinico.

Sempre in questa fase si pianificherà scrupolosamente la quantità di cute da rimuovere e il corretto posizionamento delle cicatrici chirurgiche, per nasconderle al di sotto della linea degli slip. Nello stesso momento saranno eseguite le fotografie e i video preoperatori.

Prima dell’intervento chirurgico è necessario eseguire una doccia antisettica per minimizzare il rischio di infezione nel postoperatorio e la completa epilazione della regione pubica e inguinale bilaterale.

Il fumo di sigaretta va sospeso almeno un mese prima dell’addominoplastica. L’assunzione di farmaci antinfiammatori e anticoagulanti va sospesa, sotto parere medico, almeno 2 settimane prima dell’intervento, per ridurre al minimo il rischio di sanguinamento postoperatorio.

L’assunzione di terapia estroprogestinica va sospesa un mese prima dell’operazione chirurgico, in modo da ridurre al minimo i rischi tromboembolici.
Infine, prima dell’intervento chirurgico è necessario eseguire una TC della parete addominale per valutare l’eventuale coesistenza di ernie addominali e studiare inoltre l’entità della diastasi muscolare.

L’addominoplastica prevede la resezione dell’eccesso cutaneo e sottocutaneo localizzato in regione sottombelicale, la plastica della parete muscolare addominale e il contemporaneo riposizionamento dell’ombelico nella sua posizione fisiologica.

Le cicatrici che residueranno saranno localizzate in regione sovrapubica, al di sotto della linea di posizionamento degli slip, e intorno all’ombelico.

In casi selezionati è possibile eseguire una liposuzione in corrispondenza dei fianchi e della regione epigastrica (lipoaddominoplastica), per ottimizzare il risultato estetico.

Qualora fosse evidenziata clinicamente la sola diastasi muscolare, senza un vero e proprio eccesso cutaneo, è indicato eseguire un intervento chirurgico di miniaddominoplastica.

La miniaddominoplastica consente di correggere la diastasi, senza eliminare l’eccesso cutaneo e senza necessità di trasposizione dell’ombelico, attraverso una singola incisione lineare in sede sovrapubica.

Gli interventi di addominoplastica e miniaddominoplastica vengono eseguiti in anestesia generale e in regime di ricovero ordinario.

Durante l’operazione verranno posizionati dei drenaggi che saranno rimossi dopo 48-72 ore.
L’attività sportiva e la guida dei veicoli potranno essere riprese dopo 3 settimane.

Per il primo mese postoperatorio sarà necessario indossare 24 ore al giorno una guaina elasto compressiva così da consentire la completa guarigione delle ferite interne.Il fumo di sigaretta può essere ripreso non prima di un mese dall’intervento chirurgico.

L’addominoplastica e la miniaddominoplastica possono essere eseguite in tutti i pazienti a partire dai 18 anni di età. La gravidanza e/o l’allattamento sono controindicazioni assolute per l’esecuzione di questi interventi.

Oltre a evitare di sottoporsi all’operazione in concomitanza del ciclo mestruale, è consigliabile eseguire l’intervento chirurgico in condizioni di peso corporeo stabile da almeno 6 mesi.

Entrambi gli interventi devono essere eseguiti in strutture sanitarie adatte e da professionisti specialisti in chirurgia plastica con vasta esperienza nel settore.

Le complicanze dell’intervento chirurgico di addominoplastica sono:
– Generiche: deiscenza della ferita chirurgica, ematoma, sieroma.
– Specifiche: necrosi cutanea, necrosi dell’ombelico, trombosi venose, occlusioni intestinali.